Studio Brigante

Consulenza del lavoro - Amministrazione del personale

Stop ai buoni pasto per fare la spesa

2015-09-18

Buoni pasto

Dal 1° luglio sono entrati in uso i buoni pasto “elettronici” che, fino ad un valore facciale di 7 euro, sono esenti da contributi e tasse.

Se l’incremento della fascia di esenzione appare come un adeguamento ai costi propri di un pasto meridiano, la procedura introdotta dal sistema del ticket elettronico ne obbliga il suo utilizzo per le sole giornate di effettivo lavoro.

In sostanza i lavoratori che utilizzeranno il ticket elettronico non potranno utilizzarne più di uno al giorno e i tickets non utilizzati non saranno più accettati per pagamenti di prodotti o merci presso negozi, mercati e grande distribuzione.

Se il provvedimento non può che confermare lo spirito normativo previsto molti anni or sono dal legislatore, quale la non monetizzabilità e non cedibilità, di fatto ormai da lungo tempo i tickets sono serviti alle famiglie per fare la spesa, diventando un vero e proprio bonus aggiuntivo allo stipendio.

Quale sarà l’effetto della norma? Si ridurranno i consumi o gli esercenti chiuderanno un occhio, continuando ad accettare in pagamento più buoni pasto? Non dimentichiamo che le responsabilità in caso di violazione saranno imputate anche agli esercenti, trattandosi, in molti casi, di evasione di Iva per difformità di aliquote tra i singoli prodotti pagati con i tickets.


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