Victor Hugo

2020-05-08

Victor Hugo oggi avrebbe numerosi spunti tra il popolo italiano per il suo romanzo: cittadini e imprese allo sbando senza lavoro, o con il rischio di perderlo nel prossimo futuro, abbandonato e con scarse risorse, ma forte e tenace per risollevarsi quanto prima.

La macchina governativa, incapace di gestire una ripresa del Paese continua a tergiversare e promettere, ma le promesse al futuro non soddisfano le esigenze di ieri, di oggi e, purtroppo, di domani.

E’ la nostra categoria di Consulenti del Lavoro che ha messo in campo una “potenza di fuoco” rivolta a soddisfare le urgenze di ammortizzatori sociali per le aziende clienti: abbiamo lavorato senza sosta, sette giorni su sette, sebbene il nostro impegno e le possibili soddisfazioni siano ad oggi vanificate dai continui ritardi dell’Inps e di alcune regioni, in particolare la regione per eccellenza.

I dipendenti delle aziende che già in marzo hanno trovato evidenti decurtazioni dallo stipendio e in aprile trovano una busta paga a zero euro chiamano in Studio esterrefatti, cercando possibili alternative al salario attraverso richieste di anticipo in banca o sospensione dei mutui, ma senza alcun risultato: finchè non saranno autorizzate le casse integrazioni non potranno ricevere alcuna anticipazione o sospensione.

Lo stressante lavoro di Studio degli ultimi due mesi, in vista della proroga di 9 settimane (ad oggi non ancora ufficializzata), si ripeterà allo stesso modo: dovremo rielaborare altrettante procedure di ammortizzatori sociali, quando buona parte delle precedenti domande non sia stata ancora autorizzata.

Di poderoso in questo Governo rileviamo soltanto il dilettantismo e la dipendenza da oltre 300 soggetti (task force) che, profumatamente pagati, se la suonano e se la cantano, su basi filosofiche e assolutamente irreali, basti pensare al fulminante intervento di Colao da Londra, che ha suggerito una prossima circolazione stradale con monopattini e biciclette: anziani attenzione, fate molta ginnastica prima di salire su un monopattino!

E per non farci mancare nulla il ministro Bonafede, già fofo dj, ha permesso gli arresti domiciliari ad una serie di mafiosi e camorristi: avrebbe fatto meglio a proseguire la sua carriera nelle balere.

Sarebbe stato decoroso da parte del Governo rinunciare ad una parte dei loro compensi, modesto ma esemplare segno di partecipazione allo stato di gravità economica; stessa rinuncia, pur modesta, avrebbero potuto fare tutti quei dipendenti pubblici, che di questa crisi retributiva dei cittadini e piccoli imprenditori ne sono meno coinvolti: pia illusione!

Una delle ultime trovate del Presidente Conte è di poter sostituire l’autocertificazione con il tesserino aziendale: visto che la maggior parte delle aziende non rilascia alcun tesserino dalla notte dei tempi, credo che il Presidente si riferisca al tesserino della CGIL, quale lasciapassare per tutte le occasioni.